Page 26 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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Se una gestione consapevole e competente dei conflitti organizzativi mostra di essere in grado di contenere il malessere e promuovere la salute nel contesto di lavoro, rimane aperto tuttavia un interrogativo inquietante: e se, a dispetto delle molte evidenze a sostegno della tesi che il benessere lavorativo torni a vantaggio dell‟organizzazione, di fatto la salute di quest‟ultima fosse in conflitto con la salute dei lavoratori? E non occorre nemmeno che il conflitto d‟interessi sia concretamente fondato, un conflitto percepito funziona anche meglio di un conflitto reale. In tal caso sarebbe ingenuo auspicare una sorta di patto tra produttori sulla base del postulato che il benessere organizzativo sia dopo tutto un buon affare anche per l‟impresa; nella migliore delle ipotesi ognuna delle due parti dovrebbe rinunciare a una parte del proprio utile a vantaggio dell‟altra, il che oggi sembrerebbe davvero utopistico. 3. La leadership 28 “Il pesce puzza dalla testa” non è solo un modo di dire. Anche se non tutto ciò che accade in un‟organizzazione dipende dalla sua leadership (molte cose, anzi, sono influenzate dalla followership, dal comportamento dei collaboratori), l‟evidenza mostra come questa finisca col trasferire nella cultura organizzativa la maggior parte del proprio bagaglio personale: valori, stili, ideologie, aspirazioni, così come difetti, vulnerabilità e tratti patologici. Diversi anni fa in una grande azienda il gruppo dirigente iniziò a praticare uno stile di leadership molto assertivo, del genere “macho management”; poco tempo dopo era possibile vedere gli impiegati, al momento di prendere servizio ed entrare nel palazzo degli uffici, farsi strada con prepotenza spintonando le colleghe per passare prima di loro. La letteratura abbonda di casi e di teorizzazioni relativamente alle qualità positive e negative della leadership, e non mancano esempi di
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