Page 23 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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Tra i vari possibili punti di partenza per un‟indagine clinica dell‟organizzazione ne abbiamo individuati tre che ci sembrano tra i più significativi per la loro influenza sul benessere del sistema e delle persone: 1) l‟ansia e le emozioni tossiche generate nel luogo di lavoro; 2) i conflitti e i dilemmi organizzativi; 3) la leadership. 1. Ansia ed emozioni tossiche nel luogo di lavoro Tutta la vita organizzativa è percorsa da “ansietà”, inerenti sia la dimensione operativa, sia la dimensione relazionale. La stessa concezione del lavoro è una fonte di ansia, nel momento in cui l‟idea di lavoro come produzione di beni o servizi utili sembra lasciare il posto sempre più spesso all‟idea del lavoro come costante preoccupazione per la sopravvivenza dell'organizzazione stessa (Borghi & Vianello, 25 2006). Senza entrare nei dettagli, possiamo affermare che l‟ansia a dosi contenute è inevitabile e non è un‟emozione negativa, anzi è utile per la sopravvivenza perché ci mantiene vigilanti nei confronti dei pericoli e degli imprevisti, e consapevoli dell‟importanza dei valori e degli interessi in gioco. L‟ansia tossica è quella massiva e paralizzante, per lo più non necessaria e dunque evitabile, che si genera da condizioni di eccessiva vulnerabilità e incertezza o da una cronica confusione dei ruoli, dei compiti, dei confini organizzativi e dei meccanismi di assegnazione e regolazione dell‟autorità. Le fonti endogene dell‟ansia – quelle legate alla personalità e alla storia dell‟individuo – sono certamente importanti, ma meno di quelle che dipendono dal sistema organizzativo e dalle sue dinamiche. La consapevolezza di questa origine “sistemica” dell‟ansia permette a chi deve governare l‟organizzazione di introdurre strategie, pratiche e forme di attenzione