Page 53 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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terzo livello. Per il suo conseguimento era indispensabile un‟incessante attività, ed è il quarto livello, di divulgazione e di mitopoiesi; perché questo passaggio dalla pratica istituzionale locale alla prospettiva politica generale potesse realizzarsi, occorreva proiettare la piccola e marginale realtà di Gorizia sullo schermo della questione civile e democratica in Italia. In questo Basaglia fu molto bravo e Gorizia e poi Trieste ebbero un indubbio fattore trascinante non solo per quanto vi fu realizzato, ma anche per lo sforzo evocativo nel rapporto con le realtà politiche più generose ed effervescenti (i giovani e gli artisti del sessantotto ad es.) e le aree più sensibili e curiose del mondo dell‟editoria e dell‟arte (collane di libri, rotocalchi, fotografia, televisione, cinema, teatro, canzone d‟autore ecc.). Credo che sia stata proprio la capacità con cui si è mosso a tutti questi livelli a far sì che oggi John possa definire Franco Basaglia il più grande intellettuale italiano del dopoguerra. Perciò Gorizia fu, anche per l‟esistenza di questa molteplicità di livelli, esperienza ricca e paradigmatica. Ma la stessa urgenza di uscire dal manicomio, o prescindere da esso, scuotendo i calzari da tutto ciò di 58 disumano e statico che rappresentava, e d‟inventare e sperimentare soluzioni animava anche altre realtà. In primo luogo Perugia, l‟esperienza nata nel 1964 per iniziativa di un‟alleanza tra amministratori locali comunisti e bravi tecnici, per la quale non è facile trovare un posto nella storiografia del movimento perché nacque autonomamente e procedette in modo parallelo e più veloce, ma non riuscì a trascendere la natura di esempio di buona amministrazione locale. Mancarono probabilmente la raffinatezza dell‟elaborazione teorica basagliana, la chiarezza dell‟obiettivo politico di dimensione nazionale, la capacità divulgativa e mitopoietica. Altre esperienze germinarono da Gorizia e sono illustrate: Cividale, Parma, Reggio Emilia, Arezzo, Trieste e la Gorizia della seconda équipe. Merito di John è rendere giustizia alla primogenitura di Gorizia, e all‟originalità e interesse delle altre: «Il movimento antimanicomiale in Italia fu policentrico, con una molteplicità di protagonisti (…) in un gran numero di città e istituzioni (….). Nessuna di queste “vie” era giusta di per sé: erano diverse e portavano tutte nella