Page 49 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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uno storico che utilizza un approccio storiografico ai dati e alla loro organizzazione e si pone quindi come eccezione rispetto alla consuetudine che vede gli psichiatri italiani porsi anche come storici di se stessi. Gli altri li vedremo di seguito. In apertura, mi ha emozionato trovare un‟immagine per me familiare, quella che era particolarmente cara ad Antonio Slavich, il primo collega ad affiancare Basaglia a Gorizia, che in un‟occasione me ne aveva spiegato il significato: Franco Basaglia e lui stesso («eravamo noi due», p. 12) sono al centro di un gruppo numeroso di uomini, infermieri e ricoverati. La fotografia è importante perché lì, da quella situazione che quello scatto ha immortalato, tutto è partito e la valanga ha avuto origine. E lì sta anche la ragione per cui la Legge 180 è passata alla storia come “Legge Basaglia”: perché il progetto di un‟Italia senza manicomio − che è il nucleo essenziale che informa la legge e l‟elemento che la rende unica, studiata e famosa nel mondo − ha un autore, un luogo e un momento. E questi sono Basaglia, Gorizia, i primi anni sessanta. A Gorizia Basaglia e i suoi affrontarono momenti 54 durissimi ed erano soli: avevano contro i politici locali, i magistrati e la psichiatria ufficiale schierata allora a sostegno della riforma del manicomio, perché considerava la chiusura un‟utopia, se non una follia. Antonio fu il primo, e per un periodo l‟unico, al suo fianco, accettando tra l‟altro di stare a schiena dritta con lui, e poi forse per lui, nella scomoda posizione di imputato in tribunale. Solo negli anni successivi alcuni si aggiunsero e molti rinunciarono via via all‟idea della riforma e sposarono quella che il manicomio andasse chiuso. Era passata una quindicina d‟anni da quello scatto, molte cose erano accadute in molti luoghi, la valanga era cresciuta: il testo di John rende conto di come Basaglia e i suoi, partendo da una posizione estremamente minoritaria, avessero perseguito l‟obiettivo con coraggio, coerenza, lucidità e costanza, intercettando via via nuovi compagni di strada. Spettava ora al Parlamento trasformare il suo progetto in una legge, trovando anche le mediazioni e gli elementi di realismo perché potesse essere approvata e poi applicata. Quest‟ultimo indispensabile
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