Page 57 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
P. 57
anni. La trasformazione di Gorizia e poi Trieste aveva senso in quanto embrione di una questione scientifica (psichiatrica) e politica generale, l‟idea di una nazione senza manicomio. E quindi mi pare di poter dire − non tutti saranno d‟accordo − che in questo senso Basaglia fu sempre psichiatra, pur consapevolmente e doverosamente critico verso gli aspetti di ambiguità di quel ruolo di liberatore/carceriere, e dipendente pubblico e finì la carriera (e la vita) governando il pezzo di organizzazione dei servizi psichiatrici della capitale: non rischiò mai la deriva nell‟intellettualismo, nella mistica della follia quando non nel misticismo tout court. E semmai, in Italia credo che la definizione di antipsichiatria possa essere, per chiarezza, riservata alla componente minoritaria che individuò davvero nella psichiatria il suo bersaglio, come Cotti, nel quale John accenna ad aspetti di divaricazione tra teoria e pratica, o Tesi e Antonucci, la cui esperienza, meno nota di altre, è qui approfondita. Altro punto controverso richiamato nel testo è la divergenza tra gli eredi di Basaglia e Jervis sul rapporto tra chiusura/ribaltamento del 62 manicomio e costruzione della nuova psichiatria, una questione alla quale John sembra attribuire, a fronte del grande obiettivo comune della chiusura del manicomio, un‟importanza forse allora esagerata (pag. 222). Il punto è invece a mio parere rilevante per due ragioni. La prima ha che fare con l‟identità dello psichiatra (dell‟operatore) della nuova psichiatria e la sua formazione, ed è che, nell‟impostazione basagliana, mi pare che l‟analisi delle relazioni caratteristiche della realtà del manicomio (realizzata direttamente finché è stato possibile, e oggi eventualmente attraverso lo studio dei testi) sia fondamentale per cogliere, ingrandite, le dinamiche istituzionali che sono proprie di qualsiasi istituzione psichiatrica. Passare attraverso il manicomio (in modo diretto o figurato), perciò, è secondo questa ipotesi indispensabile per comprendere qualcosa della psichiatria; questo era ciò che Slavich imponeva ai giovani volontari che si presentavano a Quarto. La seconda ha invece a che fare con aspetti inerenti l‟organizzazione dell‟assistenza psichiatrica. Nelle diverse realtà si
   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62