Page 17 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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legame tra individuo e organizzazione e genera insoddisfazione, perdita di fiducia, slealtà, inefficienza e malessere. Il clima organizzativo si orienta verso la polarità paranoide caricandosi di diffidenza, ansia e risentimento: mentre l‟organizzazione incomincia a trattare le persone come risorse inanimate, impersonali e sacrificabili, queste a loro volta tendono a perseguire il proprio interesse o a garantirsi la sicurezza a spese o ai danni dell‟organizzazione, ritirandosi all‟interno di un bastione narcisistico o scivolando in una deriva di tipo micro- delinquenziale. Il contesto è pronto per diventare brodo di coltura per varie forme di patologia lavoro-correlata, individuale o gruppale, dalla depressione al burnout, dal mobbing alla ricerca del capro espiatorio, dall‟assenteismo alla propensione per gli incidenti (accident proneness), e tutto il corteo dei disturbi fisici e psichici, acuti e cronici, da stress post-traumatico. 2. La responsabilità sociale d’impresa 19 Il Libro Verde della Comunità Europea (2001) così la definisce: “Il concetto di responsabilità sociale delle imprese significa essenzialmente che esse decidono di propria iniziativa di contribuire a migliorare la società e rendere più pulito l’ambiente. Nel momento in cui l’Unione europea si sforza di identificare valori comuni adottando una Carta dei diritti fondamentali, un numero sempre maggiore di imprese riconosce in modo sempre più chiaro la propria responsabilità e la considera come una delle componenti della propria identità. Tale responsabilità si esprime nei confronti dei dipendenti e, più in generale, di tutte le parti interessate all’attività dell’impresa ma che possono a loro volta influire sulla sua riuscita”. In pratica la responsabilità degli operatori economici non può più limitarsi al perseguimento del solo profitto nel rispetto della legislazione vigente. Inserita all‟interno di una più ampia strategia d‟impresa, essa contribuisce al rafforzamento di elementi intangibili,