Page 11 - Il vaso di Pandora XXII n.2 2014
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erto Stefana, Paola Manfredi 13

Il gioco dello scarabocchio: origini ed evoluzioni

Sovente è possibile per un nuovo concetto o una nuova tecnica
ripercorrere a ritroso la storia del pensiero individuando precursori (a
volte inconsapevoli) e riflessioni che hanno per così dire preparato il
terreno per la nascita del “nuovo”, così è anche per lo squiggle game
(gioco dello scarabocchio) di Donald W. Winnicott, che è forse tra le
“creazioni” winnicottiane in cui più evidenti sono i segni distintivi della
paternità e allo stesso tempo sono pure abbastanza evidenti i tributi al
passato.
Un primo illustre debito storico può essere individuato nel “sogno”.
L’interesse per i sogni ha radici antiche, risalenti agli albori della civiltà.
Con il passare dei secoli il crescente interesse attorno a questo
particolare fenomeno che è il sogno, ha portato a un accumulo di
“saperi” che, afferenti da una pluralità di punti di vista, con accenti
diversi a seconda delle epoche storiche e dei differenti studiosi che se
ne sono occupati, hanno proceduto l’uno accanto agli altri. Si sono così
avute concezioni del sogno scientifiche, filosofico-metafisiche,
religiose, ingenue o superstiziose, ciascuna articolata a partire da teorie
anche profondamente differenti tra loro.
Un periodo decisivo per lo sviluppo delle conoscenze sul sogno fu
quello tra il 1860 e il 1899, in cui le ricerche condotte su tale
argomento portarono a scoprire quasi tutti quei concetti che si
ritroveranno nell’opera di Sigmund Freud. Quest’ultimo si era
meravigliato della frequenza con cui i pazienti riportavano in seduta i

 Psicologo, Specializzando in psicoterapia.
 Psicologa, Psicoterapeuta, Professore Associato di Psicologia Clinica e Dinamica presso la
Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Brescia.
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