Page 91 - Il vaso di Pandora XXII n.2 2014
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comportasse, sia a livello di conduzione sia di dinamiche gruppali,
avere a che fare con partecipanti che potevano rientrare in una
tipologia di gruppo “omogeneo”, aspetto, questo, apparentemente in
contrasto con la prospettiva che vede nell’eterogeneità del gruppo
multifamiliare uno dei principali aspetti curativi. In realtà, vista la
massività dei traumi e la conseguente perdita di gran parte dei legami
sociali e dell’identità individuale in nome di una più rassicurante,
motivante e “ritrovata” identità associazionistica, l’omogeneità si è
costituita quale acceleratore e facilitatore del recupero di un’identità
personale e di gruppo più libera e autentica. Riteniamo, infatti, che per
elaborare su ampia scala la condizione traumatica legata alla storia di
Casale e dell’amianto sia stato strettamente necessario occuparsi
previamente delle persone più colpite dalla tragedia. Esse hanno
avuto bisogno di sperimentare una condizione di piccolo gruppo
omogeneo arricchito di aspetti multifamiliari, qual è stato il nostro,
per potersi sentire di nuovo a tutti gli effetti cittadini casalesi “come
tutti gli altri”. Pensiamo, per esempio, a quanto possa essere
96 “stigmatizzante” e “inversamente stigmatizzante” sia la chiusura
associazionistica sia la complementare difficoltà di accettazione di
questa realtà da parte del più grande gruppo cittadino. I
partecipanti al gruppo hanno potuto assumere una propria identità
separata di persone autentiche e uniche oltre che di “vittime
dell’amianto” (Gaburri & Ambrosiano, 2003; Neri, 2003), sino a poter
essere più facilmente ascoltati dal resto della cittadinanza mentre
esprimevano la loro rabbia e il loro sconforto nel vedere con quanta
difficoltà le altre persone tollerassero di approcciarsi alla dura realtà
che era toccato loro di vivere.
L’esperienza del gruppo multifamiliare si è interrotta dopo solo un
anno di incontri, poiché il nostro progetto non è stato poi rifinanziato
con il cambio della Giunta Regionale. Nel 2013, tuttavia, il Centro
Sanitario Amianto − appena costituito per volontà del Ministero della
Salute − ha finanziato un nuovo progetto di ricerca-intervento. Il
gruppo si è dunque riunito nuovamente a partire dall’Ottobre 2013 e
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