Page 7 - IL VASO DI PANDORA XXIV n. 1 2016
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È evidente che queste considerazioni ci offrono una chiave di lettura di quanto è accaduto nei manicomi e della loro incessante degenerazione che infine non ha lasciato alternative alla definitiva chiusura di organizzazioni non riformabili. È anche da sottoscrivere quanto l‟A. afferma sul rapporto di sinergia fra organizzazione e collettività, poiché sappiamo bene che la svolta nella psichiatria pubblica è stata possibile solo nella temperie del sessantotto e anni seguenti, con la sua radicale riconsiderazione delle visioni del mondo. La lettura di quanto è accaduto deve servirci a rilevare i primi segni di degrado nelle organizzazioni psichiatriche attuali, residenziali o meno: chi dimentica il passato è destinato a ripeterlo. Quest‟attenzione può essere ostacolata, ricorda Perini, da quel meccanismo di difesa che è la negazione; egli, che aveva sviluppato a fondo il tema ne L’organizzazione nascosta, introduce quindi anche in questa sede, pur senza svilupparlo esplicitamente, il discorso del ruolo della psicoanalisi nel lavoro in una struttura organizzata: auspica un‟alleanza fra psicologia dinamica e medicina sociale, e ricorda le ricerche della Tavistock nell‟area delle 8 dinamiche dei gruppi e delle organizzazioni. Si tratta, lo sappiamo bene, di un campo vasto e dissodato da tanti autori, fra i quali ci limitiamo a ricordare qualche italiano come Fornari, Correale, Conforto, per non parlare di Bion. Voce discorde quella di E. Jaques che a suo tempo aveva definito disfunzionale l‟approccio psicoanalitico alla comprensione delle organizzazioni. Un passato più recente è quello cui ci riconduce Peloso, con un coinvolgimento affettivo che non esclude la lucidità, anzi. Egli si rifà al testo di Foot La Repubblica dei matti, rievocando l‟inizio della fine dei manicomi avviato da Basaglia che per qualche tempo ha avuto al suo fianco il solo Slavich. Rievoca con toni quasi epici e mitopoietici – del cui senso e funzione è ben consapevole – certe evocatrici fotografie dell‟epoca, ricorda le assemblee, i piccoli ma significativi miglioramenti materiali, i giornali scritti da ricoverati. Si è instaurato allora uno stretto rapporto fra la prassi operativa e la teoria fondante, quella fenomenologica, ciò che basta a smentire l‟accusa a questa di non
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