Gli appartamenti di residenzialità leggera della Comunità Redancia Po propongono caratteristiche sempre più vicine alla comune abitazione e richiedono una maggiore autonomia da parte degli ospiti.

La nostra residenzialità leggera è inserita all’interno di un percorso di semi-autonomia regolamentato dalla normativa della Regione Lombardia.

L’A.T.S. verifica e certifica periodicamente la conformità della struttura.

Agli ospiti dell’appartamento viene garantita la presenza dell’operatore per 36 ore alla settimana per svolgere le attività nel progetto individualizzato. Ogni programma di residenzialità leggera è fondato su un piano individuale con obiettivi, tempistiche e verifiche codificate e condivise con l’utente e con il servizio inviante. Inoltre, qualora ci sia una indicazione progettuale, la Comunità Redancia Po, alla quale gli appartamenti fanno riferimento, prevede un dispositivo terapeutico multifattoriale che integra aspetti individuali con aspetti gruppali.

TIPOLOGIA

Comunità alloggio di utenza psichiatrica

GLI OBIETTIVI

  • Favorire nell’utente il più elevato livello possibile di autonomia e salute, nella sua accezione di benessere fisico, psichico e sociale. Con supporto e supervisione dell’equipe, l’ospite sarà in grado di sviluppare in modo autonomo la cura della propria persona, l’inserimento in contesti sociali adeguati alle sue caratteristiche, la gestione autonoma della casa;
  • promuovere, dove è possibile, il reinserimento nel contesto famigliare o radicarsi a lungo termine in un luogo stabile e sicuro come la residenzialità leggera;
  • promuovere il lavoro di rete tra i servizi sanitari pubblici e gli interventi di assistenza, di formazione e sensibilizzazione messi in atto dalle agenzie del “privato sociale”;
  • vivere una dimensione di parità, coabitando con altri ospiti psichiatrici e fruendo di una vicinanza “domestica” con gli operatori in turno.

FINALITÀ TERAPEUTICHE

  • Accogliere pazienti che hann terminato un percorso in CPM o provenienti dal domicilio con sufficienti abilità di base e autonomie a sostenere una vita in “civile abitazione”, con affiancamento dell’operatore in alcune ore della giornata diurna.
  • Coinvolgere gli ospiti nello sperimentarsi nella gestione della vita quotidiana di una casa
  • Gestire e affrontare un continuo confronto interpersonale, al fine di recuperare e sostenere le abilità funzionali già presenti
  • Coinvolgere l’ospite in attività esterne quali il volontariato e il terzo settore sulla base del progetto individuale specifico.

LE ATTIVITÀ

Le attività della residenzialità leggera si dividono in attività pensate per il gruppo nella sua interezza e dinamicità e attività “cucite” sulle esigenze del singolo individuo. Un’ulteriore divisione categoriale delle attività le colloca nelle attività a scopo riabilitativo e a scopo terapeutico. la naturale continuità terapeutica con la CPM Redancia Po fa sì che alcune attività della comunità siano aperte anche agli ospiti della residenzialità leggera.

 

Grazie alla presenza di terapisti specializzati, è possibile svolgere attività di terapia amniotica e psicoanalisi multifamiliare.

 

LA STRUTTURA

Due strutture di Residenzialità Leggera con 9 posti letto accreditati con ATS della Val Padana. Constano di due appartamenti separati.

Al primo piano

  • salone e sala da pranzo
  • cucina
  • lavanderia
  • box e cantina
  • due balconi

Al secondo piano

  • salone e sala da pranzo
  • cucina
  • box e cantina
  • un balcone
  • ufficio operatori

Gli appartamenti fanno parte di un complesso condominiale ampio con giardino condiviso, in contesto tranquillo ma immerso nella città.

MODALITÀ DI ACCESSO

L’accesso alla Residenzialità Leggera avviene in seguito alla richiesta dei responsabili del C.P.S. di appartenenza del paziente, mediante l’invio di una relazione, sulla cui base il Direttore Sanitario e il coordinatore avviano la procedura di valutazione dell’idoneità del paziente all’inserimento. Qualora il processo di valutazione abbia esito positivo, il paziente verrà accolto in momenti di incontro con la nuova realtà abitativa e terapeutica in modo sempre più strutturato fino a giungere al momento dell’ingresso definito. L’inserimento prevede un periodo di osservazione della durata di un mese, alla fine del quale può venir confermata o meno la presa in carico e concordato il percorso riabilitativo con la collaborazione del servizio inviante. Alla fine del periodo di prova viene steso dall’equipe il Progetto Terapeutico Riabilitativo (P.T.R.). Il PTR è uno strumento finalizzato a definire le aree d’intervento, gli obiettivi assistenziali e riabilitativi e le relative attività e strumenti.

GLI ASSISTITI

Gli assistiti della CAUP Redancia Po sono pazienti affetti da disturbi psichiatrici di vario genere e categoria: psicosi, disturbi di personalità, disturbi dell’umore. Sono persone che sono in grado di conoscere ed assumere in autonomia la propria terapia personale; allo stesso modo hanno raggiunto un buon livello di cura della propria persona e gestione e mantenimento dell’abitazione in cui vivono.

 

Max 9

L’EQUIPE

Direttore sanitario
Dott. Marco Gabarini

Coordinatore
Dott. Cristiano Farina

Consulente psichiatra
Dott. Marco Gabarini

ACCREDITATO

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Contatti

Via Isonzo, 6 26013 Crema
0373 230809
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