L’appartamento protetto –  APA – in qualità di struttura intermedia, si pone come possibile punto di passaggio fra la Comunità Terapeutica già esistente e un possibile reinserimento del paziente sul territorio. Questa soluzione abitativa risponde a esigenze specifiche di residenzialità assistita, rivolta a pazienti giunti in una fase avanzata del loro percorso terapeutico.

Il progetto risponde a specifiche esigenze di residenzialità assistita rivolta a pazienti che necessitano di un luogo connotato come casa, in condizioni psichiche stabilizzate e che necessitano di un trattamento meno intensivo rispetto alla Comunità Terapeutica, in quanto le condizioni cliniche e di autonomia consentono la sperimentazione di un percorso terapeutico dove l’abitare rappresenta il fulcro del trattamento. Non si tratta solo di una proposta abitativa e residenziale per pazienti, ma piuttosto di un intervento pensato e programmato come individualizzato, complesso e condiviso.

TIPOLOGIA

Comunità alloggio di utenza psichiatrica

GLI OBIETTIVI

La missione, che si costituisce a patire dal 1997 nell’ambito del più generale progetto Redancia, parte dal modo di intendere la cura e la riabilitazione del paziente psichiatrico, come momenti non separabili ma coincidenti, basati sull’incondizionata considerazione dell’individuo in tutte le sue componenti. L’intervento residenziale è pertanto considerato come un periodo determinato che sfrutti la capacità di trattamento per consentire un percorso evolutivo utilizzando al contempo modelli di verifica rigorosa degli interventi effettuati e soluzioni innovative sul piano residenziale ed operativo. Il cardine dell’intervento è la formulazione di un progetto individuale per ciascun paziente, a partire dal riconoscimento e dall’analisi dei bisogni che stanno alla base della richiesta o proposta di ricovero negli appartamenti, del paziente stesso ma anche del Servizio inviante e della famiglia.

L’obiettivo è quindi quello di rendere gli ospiti maggiormente autonomi e consapevoli rispetto alle proprie risorse di vivere in un contesto meno protetto e maggiormente autonomo. Ciò significa sperimentarsi in un luogo più autonomo che possa garantire da una parte la continuazione del supporto psicologico ed emotivo e dall’altra la sperimentazione e la convivenza maggiormente autonoma con altre persone e, soprattutto, con se stessi.

FINALITÀ TERAPEUTICHE

LE ATTIVITÀ

Le attività che caratterizzano la struttura sono molteplici e riguardo innanzitutto il consolidamento e il rafforzamento delle risorse personali utili per un riavvicinamento al nucleo familiare o al vivere in autonomia. Si intendono quindi le capacità di gestione del proprio tempo, cura del sé e degli spazi privati e la capacità di gestire una propria abitazione, anche in riferimento ad altre persone con le quali si convive. Vengono altresì mantenuti spazi di sostegno e supporto psicologi con colloqui individuali e di monitoraggio, organizzazione della giornata e del proprio tempo.
Grazie alla presenza di terapisti specializzati, è possibile svolgere attività di psicoterapia cognitiva comportamentale e di psicoanalisi multifamiliare.
L’assemblea degli ospiti assume un valore fondamentale per monitorare il clima della struttura e organizzare le varie mansioni della settimana.

 

LA STRUTTURA

Gli Appartamenti Protetti APA La Tolda, collegati alla Comunità Terapeutica Riabilitativa La Tolda mediante un ascensore accessibile anche ai disabili, si trovano a Varazze in pieno centro abitato, a pochi passi dai principali servizi, dai mezzi di trasporto e dalla stazione ferroviaria. La struttura è una casa, composto da due camere doppie e una singola, soggiorno, cucina e due bagni. La casa, situata al piano terreno, è circondata da un piccolo spazio verde. Gli spazi abitativi si caratterizzano da un lato per un design che ne esalta il comfort e la vivibilità, dall’altro la disposizione e la struttura delle camere sono volte a garantire la più completa privacy degli ospiti. La struttura non è quindi istituzionalmente connotata, ma fornisce un ambiente in grado di riproporre uno spazio aperto in cui gli ospiti sono coinvolti, e in un certo senso immersi, nella vita quotidiana di una casa normale. Inoltre, il collegamento col contesto urbano permette una forte integrazione col tessuto sociale.

 

SPAZI COMUNI

Salone da pranzo | ricreativo
Area verde esterna con presenza di alberi da frutto

MODALITÀ DI ACCESSO

La segnalazione e l’invio del paziente avvengono principalmente tramite il Servizio Sanitario. La richiesta può provenire anche dal paziente stesso o dai suoi familiari.

Organizzata la visita di conoscenza e raggiunto il consenso il caso viene inserito nella lista d’attesa.

Dal momento dell’inserimento, segnalato nel caso a tutte le agenzie che si occupano del paziente, si concorda un periodo di prova al termine del quale si effettua una valutazione congiunta circa l’idoneità dell’inserimento e il previsto progetto terapeutico individuale.

Per ogni ospite viene redatta un’apposita cartella clinica a cura dell’equipe curante della struttura.

GLI ASSISTITI

La struttura è dedicata a persone con disabilità di natura psichica e sensoriale, correlate alla patologia psichiatrica, per le quali appaia opportuno un percorso terapeutico-riabilitativo di gruppo caratterizzato da una forte valenza educativa e socializzante.

La struttura accoglie quei pazienti che necessitano di un trattamento meno intensivo rispetto alla Comunità Terapeutica, in quanto le condizioni cliniche e di autonomia consentono la sperimentazione di un percorso terapeutico dove l’abitare rappresenta il fulcro del trattamento.

Max 5

L’EQUIPE

Direttore sanitario
Dott.ssa Marcella Senini

Coordinatore
Dr. Davide Alberti

ACCREDITATO

COME RAGGIUNGERCI

Contatti

Via Bianca 14, 17019 Varazze (SV)
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